PILLOLE DAL PASSATO N°6 – GIANLUCA TOMASELLO

Nelle stagioni 2005/06 e 2006/07 nel Fassa giocava un ragazzo dalla folta chioma castana che, indossando la maglia numero 82, ha conquistato i tifosi fassani a suon di punti. In 69 partite totali ha collezionato 59 punti (nello specifico 23 goal e 36 assist).
Sto parlando di GIANLUCA TOMASELLO.
Terminate le due stagioni con il Fassa si è trasferito prima a Valpellice e poi a Pontebba per concludere la carriera sul ghiaccio a Milano nel 2011. In seguito si è dedicato all’hockey inline.

Andiamo a scoprire cosa ci ha raccontato:

• Dopo aver concluso la carriera “sul ghiaccio” ti sei dedicato all’ hockey inline. Quali sono le principali differenze tra le due tipologie? Stai ancora giocando?

L’HIL è sempre stata una disciplina a me cara, che evidenziava meglio probabilmente le mie caratteristiche tecniche. E’ una disciplina molto divertente da giocare ma purtroppo non ha ancora l’appeal giusto in televisione. Le differenze principali, al di la della superficie, sono nelle dimensioni della pista ( solitamente più piccola) e nel numero di giocatori ( si gioca 4 vs 4). Le penalità sono le medesime, mentre non esistono fuorigioco ne liberazione vietata ( almeno nella FISR). E’ quindi molto simile al ghiaccio, anche se ovviamente molto meno veloce e con meno contatti! Mi piacerebbe giocare ancora…ma inizio ad avere qualche capello bianco di troppo

• Ho letto un articolo di un paio di anni fa dove venivi nominato come il favorito per la carica di nuovo presidente FISR ma all’epoca non ti definivi pronto. Fai comunque parte della federazione? Se la chiamata dovesse arrivare oggi, sarebbe cambiato qualcosa?

Il caro Umberto Quintavalle espresse questo pensiero durante la festa per l’uscita del libro “ La Dinastia” i 25 anni di hockey del Milano Quanta. La cosa mi sorprese onestamente ( beh fece anche piacere…) ma il pensiero rimane tale. NON credo di essere pronto per ricoprire cariche cosi importanti, anche solamente alla luce del grande lavoro che sta svolgendo il presidente Sabatino Aracu. Rimango all’interno della federazione come Responsabile delle Squadre Nazionali, un ruolo che mi piace e che grazie agli sforzi del Settore Tecnico ( nella persona di Fabio Forte) ha dato diverse soddisfazioni nel tempo!

• Se non sbaglio sei stato anche commentatore delle partite per Sky, quindi si può dire che l’hockey fa sempre parte della tua vita in un modo o nell’altro. Hai mai preso in considerazione l’idea di diventare allenatore?

Si!! Sono stato fortunato ed è stata una bellissima esperienza, sia poter commentare l’NHL su Sky con il grande Pietro Nicolodi, sia commentare le Olimpiadi. Peccato non trasmettano più partite… anche se grazie a qualche app riesco a seguire il campionato oltreoceano senza problemi. Mi sarebbe piaciuto rimanere nel mondo dell’hockey, magari più come Team Manager che allenatore…..

• Cosa puoi raccontarci delle tue due stagioni al Fassa?

Sono stato benissimo da voi. Veramente. Sono stati due anni fantastici e li ricordo spesso con gioia. Sono stato accolto veramente (fin) troppo bene da tutti e ringrazio tuo papà, Sergio, Dimitri ( che mi ospitò nel suo Hotel per un periodo) Manuela per avermi aiutato in tutti i passaggi necessari per il mio inserimento. In spogliatoio la figura di Pierluigi è mitica e devo tanto anche a lui e comunque in generale a tutto lo staff. E’ stato per me un peccato non poter rimanere, ma non sempre purtroppo le cose vanno come vorremmo 😉 Penso di essere riuscito a legare bene o male con tutti i ragazzi, specialmente con i ragazzi del posto e con alcuni di loro mi sento ancora. Quest’estate sono finalmente riuscito a tornare a Pozza per un paio di giorni ed ho avuto il piacere di rivedere Andrea ( Carpano) e Luca ( Plank).
Ho giocato spesso con Felicetti e “el diablo” e probabilmente con loro c’è stata una buona intesa!

• Stai seguendo i risultati del Fassa? Se si, cosa ne pensi della squadra?

Si seguo tramite i risultati e i vostri social ( complimenti!!) l’andamento della squadra. Soprattutto da due anni a questa parte da quando c’è un altro milanese DOC in squadra 😉 E’ come sempre una squadra giovane piena di talenti Italiani, d’altronde la scuola Fassana nel tempo ha sfornato veramente tanti tanti campioni ( a proposito un saluto a Tic!). Ci sono anche un paio di giovanotti “forestieri” che hanno un ottimo potenziale come Spimpolo e Biondi a cui auguro il meglio.

• Secondo te, è cambiato l’hockey su ghiaccio da quando hai smesso di giocare? (anche se non sono passati poi così tanti anni)

Non riuscendo a vedere una partita del campionato dal vivo faccio fatica a dire come può essere cambiato, in generale posso sicuramente dire che ci sono stati dei miglioramenti grazie a nuovi metodi di allenamento ed all’evoluzione degli attrezzi. Ci sono ragazzi sicuramente molto preparati fisicamente ed il gioco è più veloce. Il rovescio della medaglia pero’ di questi allenamenti molto specifici è che tende a formare dei giocatori molto simili tra loro, togliendo un po’ di fantasia e quindi di spettacolarità sul ghiaccio!

• Che consiglio daresti ai giocatori delle squadre giovanili che sognano di diventare un giorno professionisti?

A tutti i ragazzi dico di allenarsi come si deve, ma con testa, passione e di divertirsi, di giocare sempre con il sorriso sulle labbra perché si tratta proprio di GIOCARE! Bisogna essere pronti a fare diversi sacrifici, ma con la passione….si supera tutto.

Ci tenevo molto a intervistare Gianluca, una grande persona dentro e fuori il ghiaccio nonché mio giocatore preferito dell’epoca.

Visto che ci segue ci tengo a lasciargli un messaggio:
Grazie ancora Gianluca per avermi regalato un po’ del tuo tempo e scusami se ti ho pressato per un paio di settimane!

Vanessa Ongari

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