IPSE DIXIT – N°2

Sabato scorso è partita ufficialmente la quinta stagione del torneo transnazionale della Alps Hockey League, ed è iniziata subito col botto. Ben 46 le reti realizzate nelle sette partite disputate, delle quali 11 solo a Vipiteno nel derby con i Rittner Buam. Esordio invece rimandato per i Falcons che avrebbero dovuto andare in trasferta ad Asiago ma, come noto, i vicentini sono fermi ai box e in quarantena a causa di alcuni casi di Covid19 che si sono registrati in seno alla squadra. La data del recupero dell’incontro che si doveva svolgere allo Scola giovedì 8 ottobre è stata fissata per giovedì 19 novembre alle ore 20.30. Pertanto si parte tra mille dubbi anche se, lo si voglia o no, il Covid sarà uno spettro costante col quale fare i conti per diverso tempo. Basti guardare la quotidianità di noi cittadini e quanto sta succedendo anche nelle discipline sportive blasonate. Perciò,  nessuno è escluso.

Detto questo, possiamo immaginare quanto sia stato difficile per le società decidere come regolarsi in questi ultimi mesi e quanti “salti mortali” abbiano dovuto fare per allestire gli organici per il prossimo campionato, mettendo in preventivo introiti limitati e con abbonamenti e ingressi contingentati. Tutte problematiche che, naturalmente, anche il Fassa Falcons ha dovuto affrontare non senza difficoltà. Nonostante ciò in estate la squadra è stata allestita per poter disputare un campionato quanto meno all’altezza dell’ultimo (chapeau al Presidente e alla direzione). Un organico equilibrato al quale coach Liberatore potrà attingere a piene mani grazie ad un mix di esperienza e gioventù, con l’aggiunta di stranieri che sembrano affidabili. È comunque chiaro che nello sport di squadra se si vuole vincere, avere ambizioni e piani, non si deve mai rinunciare ai giocatori esperti. Qualcuno ha detto che con le scolaresche si va ai musei a visitare i trofei degli altri, difficilmente se ne vincono di propri. Perché è con i senatori che la “rosa” diventa affidabile e competitiva. Pertanto, i vari  Eastmann, Iori, Caletti, il neo-acquisto Hofer e capitan Castlunger dovranno cantare e portare la croce della parrocchia ladina. Mentre i giovanotti “made in Fassa” avranno il compito di seguirli nei tempi di gioco con una mentalità propositiva e battagliera. Quest’anno allo Scola non rivedremo alcuni volti che nell’ultimo campionato hanno contribuito fattivamente alle belle prestazioni dei Falcons. Chiodo è tornato in Canada per completare gli studi e giocherà nella squadra della sua università. Michele Marchetti è emigrato ad Asiago dove lo ha raggiunto anche il fratello Stefano. Soracreppa è andato in Svizzera alla corte di Stefan Mair. Roupec riparte dalla IHL con il Valdifiemme. Lundström in Germany3 con Lindau. Di Zakharchenko, invece, al momento non si conosce la sua nuova destinazione. Nei piani societari sono stati sostituiti dal duo svedese Ljung e Hermansson (portiere e difensore), dall’attaccante italo/canadese Tedesco, dal roccioso ed esperto difensore Hofer di Vipiteno con trascorsi anche a Bolzano/Renon/Valpusteria, dall’attaccante ex Asiago e Valpusteria Pace e dall’altro attaccante Leonardo Felicetti, anche lui prodotto della “cantera” fassana ma gli ultimi cinque anni li ha trascorsi in Germania. Il resto del blocco è quello dello scorso anno formato dai soliti prodotti locali, non più acerbi ma pronti e maturi dopo tre anni di rodaggio nel circuito AlpsHL. Il tutto condito col rinnovato apporto di Mizzi. “Doctor J”, il fromboliere dello scorso torneo, di fatto è atteso da una stagione di conferme, con la speranza di tutti noi che possa esprimersi nuovamente ai livelli dello scorso campionato. Quindi, se non ci saranno brutte sorprese dell’ultima ora, sabato prossimo primo appuntamento stagionale dei Falcons a Cortina.

A tutti buon campionato e buon divertimento. Visti i tempi… ne abbiamo davvero bisogno!

GP

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