PILLOLE DAL PASSATO N°3 – JOHAN BURLIN

Questa settimana torniamo in Europa. Il nostro ospite di oggi ha fatto parte del Fassa, allenato da Erwin Kostner, nella stagione 2013-14 collezionando 18 punti (2 goal e 16 assist). Personalmente l’avevo soprannominato IL SOSIA DEL DIO DEL TUONO THOR. Sto parlando del numero 12, il difensore svedese Johan Burlin.

Dopo aver lasciato il Fassa, Johan si è trasferito in Inghilterra tra le fila dei Manchester Phoenix per poi trasferirsi in Francia a Lion l’anno dopo. Nel 2016-17 è stato nostro avversario con il Kitzbühel per poi completare la stagione in Danimarca con SønderjyskE. Concluderà poi la sua carriera l’anno dopo in Ligue Magnus (Francia) con il Strasbourg.

Da quest’anno è Head Coach in Svezia. Allena i SK Lejon in HockeyEttan.

 

Vediamo cosa ci ha raccontato:

Ho visto che ti sei ritirato nel 2018 e questa è la tua prima stagione da allenatore. Ti piace questa tua nuova carriera? E’ stato difficile prendere la decisione di ritirarsi e diventare allenatore?

Non è stato difficile decidere di ritirarmi. Dovevo subire un intervento al ginocchio ed ero stanco di trasferirmi spesso in giro per il mondo.

Non sono sicuro che la carriera da allenatore sia quella definitiva. Per il momento termino questa stagione poi si vedrà. Ma mi piace molto.

 

Hai giocato con il Fassa quando ancora disputavamo il campionato italiano mentre con il Kitzbühel hai giocato in AlpsHL. C’è qualche differenza tra i due campionati?

Penso che i due campionati siano molto simili. Il problema con il campionato italiano era che non c’erano abbastanza squadre, mentre forse in AlpsHL ce ne sono troppe. In generale comunque i due campionati sono molto simili.

Forse il campionato italiano aveva giocatori più prolifici, specialmente gli imports.

 

Com’è stato il tuo periodo in Val di Fassa? Hai qualche ricordo che vuoi condividere con noi?

Canazei è due posti diversi racchiuso in uno. Il primo durante l’estate/autunno e l’altro l’inverno. Vivevo con Kai Tillanen e ci siamo divertiti molto a Canazei. Era un buon coinquilino. Una sera, pochi giorni prima di partire, siamo usciti insieme. Il giorno dopo dovevamo andare a sciare con la squadra ma ci siamo svegliati tardi e abbiamo perso buona parte della giornata.

E’ stata completamente colpa di Kai. Per chi non fosse mai uscito a “fare festa” con un finlandese beh… è impegnativo!

Voglio ringraziare anche la Manu per tutto l’aiuto che ci ha dato durante la nostra permanenza.

 

Hai una partita preferita tra quelle che hai giocato con il Fassa?

Quella contro l’Asiago che abbiamo giocato in casa. Uscivamo da undici sconfitte consecutive e vincere è stato ancora più dolce e soddisfacente. Se non ricordo male in quella partita ho segnato un goal e ho fatto un assist.

 

Chi era il giocatore con cui avevi più feeling sul ghiaccio?

Penso Simon Kostner. Mi divertivo molto a giocare con lui. Era sempre pronto a ricevere o effettuare un passaggio. Insomma era sempre nel posto giusto al momento giusto.

 

E il più simpatico?

Kai Tillanen

 

Sei ancora in contatto con qualche compagno di squadra?

No. Putroppo in questo momento no.

 

Che consiglio puoi dare ai giovani Falcons che sognano di giocare un giorno da professionista?

Passate il vostro tempo GIOCANDO. E’ solo un gioco, quindi divertitevi!

 

 

Ringrazio Johan per avermi concesso un po’ del suo tempo. E’ stato un piacere scambiare quattro chiacchiere con lui.

 

L’appuntamento come sempre è per sabato alle 12:00 per la nuova puntata di Face-Off e nuove pillole dal passato.

 

Vanessa Ongari

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